Opere di conservazione dei fronti interni e dell’androne della palazzina di via Pantano 28 Anita Rubagotti 27 Febbraio 2024
REFERENZA:

Opere di conservazione dei fronti interni e dell’androne della palazzina di via Pantano 28

Dettaglio progetto
LUOGO

Milano

COMMITENZA

Privata 

DATA

2019

DOCUMENTO DI PROGETTO
PROGETTAZIONE
La palazzina oggetto dell’intervento, cui è apposto il vincolo monumentale, è frutto della riforma di un edificio più antico, attuata nel 1924 su progetto dell’ingegnere Corrado Rossi, nelle tipiche forme del “neorinascimento sforzesco”: un’ultima coda di quel gusto che si era affermato in città a partire dagli interventi di Luca Beltrami al Castello Sforzesco. Il progetto di intervento ha offerto l’occasione di riflettere su alcuni temi che coinvolgono larga parte dell’architettura milanese d’inizio Novecento, quali i raffinati intonaci a graffito e gli elementi architettonici in pietra artificiale che nel nostro caso connotano fortemente i fronti interni. Si tratta di testimonianze preziose di materiali e tecniche d’esecuzione assai raffinati, nelle quali la sapiente pratica artigianale si coniuga con la prima produzione “di serie” e che ora si presentano, a tratti, in condizioni di grave sofferenza. È, in particolare, il caso degli intonaci, dove la perdita materica ha interessato diverse zone, anche ampie. Si è così posto il tema, sempre delicato, del trattamento delle lacune. Se il criterio conservativo che impronta il progetto ha portato ad escludere interventi di ripristino, ci si è posti il contestuale obiettivo della integrazione materica degli intonaci – ai fini della durabilità – e del riequilibrio delle unità formali, attraverso la reintegrazione materica delle geometrie e dei caratteri di base (intonaci e tinte), così da facilitare una lettura generale completa delle facciate.